Ultimamente sto constatando che, fra chi desidera uno dei miei Golden Retriever cuccioli, c’è la tendenza generale a preferire un cucciolo femmina. Posso immaginare i motivi che spingano ad una tale scelta, aiutati anche da quella che è l’opinione comune e da certa letteratura divulgativa. Di solito chi preferisce una femmina la vuole perché è convinto che:
la femmina sia più dolce;
la femmina sia più docile/remissiva/mansueta;
la femmina sia più facile da gestire in passeggiata perché “sporca una volta sola” (mentre il maschio, secondo alcuni, deve “marcare” ad ogni albero che trova);
la femmina dia meno problemi con gli altri cani;
la femmina vive l’estro solo due volte l’anno, mentre il maschio sarebbe “perennemente in cerca di femmine”;
la femmina non avrebbe la tendenza a “montare” qualsiasi cosa le capiti a tiro.
Ora…ci può essere un fondo di verità in alcune di queste affermazioni. E’ effettivamente vero che la femmina marca meno (non è che non marchi…marca meno) in passeggiata ed è vero che va in calore due volte l’anno.
Ma in questo articolo vorrei sfatare alcuni luoghi comuni sui maschietti di Golden Retriever. Posto che tutti i Golden Retriever sono (o meglio, dovrebbero essere -se allevati correttamente) dolci e mansueti, indipendentemente dal sesso, va precisato che: i maschi sono dei patatoni esagerati. Mentre le femmine, pur essendo anch’esse coccolone e dolcissime, sono più consapevoli della propria autonomia (lo so, noi donne abbiamo una marcia in più), i maschi sono proprio dolci, patati, eterni cuccioloni sempre pronti a giocare; non è necessariamente vero che la femmina sia più facile o docile o remissiva del maschio. Non è il sesso (e non è il testosterone) l’unico fattore determinante nello sviluppo caratteriale di un cucciolo, influendo in larga misura anche tutta una serie di fattori (che elencherò tra poco) che influenzano moltissimo la personalità futura del nostro cane;
non è necessariamente vero che la femmina dia meno problemi con gli altri cani. Al di là del fatto che in determinati periodi (calori, gravidanze vere o isteriche) le femmine possono diventare particolarmente reattive…è sì vero che i maschi sono tra loro spesso in disputa per “chi ce l’ha più lungo” (passatemi il francesismo), ma è anche vero che un Golden Retriever ben socializzato fin dalla più tenera età ha appreso le competenze per ritualizzare i conflitti e per gestire le interazioni con gli altri maschi in modo pacifico e non aggressivo. Inoltre se è vero che i maschi sono forse più soggetti al conflitto, è anche vero che quando a prendersi sono due femmine vanno molto meno per il sottile;
“montare” non è un comportamento esclusivamente maschile, bensì un comportamento ambivalente dell’etogramma del cane presente sia nel maschio che nella femmina. Non è raro vedere una femmina montare un’altra femmina. Non è prodotto solo (e non è prodotto tanto) dalla presenza di testosterone, quando dalla necessità di imporre socialmente quel comportamento in quel momento (per stress, insicurezza, imitazione,etc); tenete presente che, se non volete trovarvi una nidiata di Golden Retriever cuccioli x ChissàCosa la femmina andrà sterilizzata o tenuta sott’occhio (leggi: curata a vista) nel periodo dell’estro; tenete presente che, se non sterilizzata, la femmina avrà parecchie perdite ematiche nei dieci giorni antecedenti l’estro; Il carattere dei maschi nei Golden Retriever cuccioli Il carattere…La verità è che mentre le femmine sono un po’ più “forti” caratterialmente dei maschi (alla fine non è un caso se madre natura ha scelto loro per affrontare gravidanza e parto), i maschi sono dei gran sensibiloni e gli errori in fase educativa si pagano di più. Un maschio di Golden Retriever è un compagno di giochi eccezionale, dolce, premuroso, molto cozza (nel senso buono del termine), leale, allegro, equilibrato, a patto che si faccia attenzione (ma lo stesso discorso vale per la femmina) a: fornirgli un l’ambiente in cui vive e in cui si senta sereno e non stressato/preoccupato; sia correttamente socializzato; non eccedere (sarebbe assolutamente meglio non ricorrevi proprio) con imposizioni, sgridate, castighi, dinieghi, urla e pressioni fisiche ed emotive (richieste ed aspettative eccessive); fornirgli esperienze quotidiane, tutelate e corrette che incentivino la conoscenza del mondo e lo facciano sentire sicuro; fornirgli un punto di riferimento (NON un capobranco, che io sia fulminata se dicessi una tale stupidaggine): con “punto di riferimento” intendo una base sicura, un referente capace, rassicurante, prevedibile ed equilibrato; C’è chi ama i maschi perché li vede belli, imponenti e regali, caratterizzati da una bella testa grande e da un petto imponente; il portamento è fiero e maestoso. Posso capire perfettamente chi ammira un superbo maschio di Golden Retriever, con quegli occhi dolcissimi, e già si immagina abbracciato al suo nuovo amico! A dir poco irresistibili! Non voglio andare oltre nel descrivere le qualità caratteriali dei Golden Retriever maschi (troppo spesso ingiustamente scartati a favore delle femmine), ma posso dire che, per esperienza, mi è capitato molto più spesso di consigliare dei soggetti maschi a famiglie con bimbi di pochi mesi o pochi anni. Scelta azzeccata e che ripeterei nuovamente col senno di poi. Il Golden Maschio si dona alla nuova famiglia senza riserve e con la generosità ingenua e tenerissima di un amorevole angelo.
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