Mi sono fatta l'idea che la gente non riesca a comprendere bene cosa è la Displasia dell'Anca.
La sentono nominare, sanno che colpisce i cani di taglia grande (razza e non), ma se chiedi cosa è ....spesso non lo sanno, però sanno che il Golden in quanto cane che può arrivare a 61cm di altezza ne è soggetto.
Ti chiedono se i genitori del loro futuro cucciolo ne sono esenti, ma se chiedi cosa è la displasia...non lo sanno.
Sanno che fa zoppicare il cane, qualcuno ha avuto un cane che l'ha avuta, ma se chiedi cosa è nello specifico non lo sanno.
La cosa si risolve nella ricerca di un cucciolo i cui genitori siano esenti. STOP.
Il resto è magia......a molti non sfiora nemmeno l'idea di cosa e quanto la gestione del cucciolo possa influire e anche se inconsapevolmente molti si de-responsabilizzano.
Proprio non sanno. Non si rendono conto.
E questo lo dico con tristezza e pena dopo 9 anni di colloqui con le persone, di dialoghi con istruttori e di scambi coi proprietari di cani in generale.
Quando facevo l'educatore e andavo a casa di neo proprietari di cuccioli vari, se capitavo da persone con cani di taglia medio/grande chiedevo qualcosa sulla loro gestione del cane.....totale impreparazione e totale inconsapevolezza sulla possibilità di essere parte in causa della fatidica e tanto temuta Displasia dell'Anca.
Fino a un paio di anni fa prima di dare via una cucciolata facevo sempre un incontro coi futuri proprietari per sviluppare argomenti sia sotto l'aspetto educativo (avendo tre diplomi da educatore di scuole diverse e diversi anni di esperienza pratica) che sotto l'aspetto di crescita fisiologica e tra domande e risposte e pranzo e un bicchiere di vino ci si immergeva nel "mondo Golden" quanto più si poteva.
Era una cosa bella e utile, ma quando hanno cominciato ad esserci proprietari dall'Umbria, dal Lazio e dalle Marche questa cosa effettivamente è andata un pò scemando fino a perdersi.
DECISIONE SBAGLIATA, SBAGLIATISSIMA: da oggi si ripristina questo incontro e sarà una delle principali condizioni per avere un cucciolo Triple Soul.
Nelle tre ultime cucciolate vedo e sento di tutto, proprietari che hanno fatto fare 6km di passeggiata al cucciolo di tre mesi (e un cane non fa mai i nostri stessi km ma spesso ne fa il doppio tra andare avanti e indietro in continuazione lungo il sentiero), cucciolo che poi a casa è semi-collassato per lo spavento di tutti; cucciolo di tre mesi e mezzo che si è fatto male correndo e saldando in un fossato e che poi ha zoppicato per giorni e poi il veterinario ha messo un bello stop a questi rischi in una età troppo delicata per le articolazioni; cucciolo di quattro mesi che (può succedere per l'amore del cielo) è caduto da un piccolo muretto che stava saltando e si è lesionato un tendine e rotto un ditino del piede, cuccioli che giocano quasi quotidianamente saltando tra divani, poltrone e pavimenti di marmo e scivolando con le anche allegramente qua e là.
E ancora.....cucciolo che al terzo piano di un condominio senza ascensore sale e scende 20 volte al giorno le scale (non sto esagerando, mi è stato confermato dal proprietario che sono proprio 20 e non di meno), cucciolo che fa la rampa del garage su e giù tutto il giorno appena passa una persona o un bambino o un uccellino; cucciolo che vive costantemente in sentieri di montagna che non sono paragonabili a quando si dice "passeggiate libere ma con andatura costante e in terreno quanto più possibile pianeggiante".
Fortunati quelli che vivono al mare che almeno hanno la spiaggia con substrato non scivoloso e il mare che sviluppa i muscoli e potenzia correttamente le articolazioni.
E non dico questo perché abbia avuto problemi di displasia, ma proprio perché vedo poca attenzione a questo subdolo nemico, non parlo di totale disinteresse ma di persone che a mio avviso sottovalutano le implicazioni.....proprio non c'è consapevolezza.
La risposta più frequente è: "Ma è un cucciolo è impossibile tenetelo fermo".
E detto a una che ha dodici cani in casa e vive in campagna e ha tutti cani in A di anche e una sola in B.......stride!!!
Capisco la gioia di portarli con noi, ma se per lui è poco indicato fare una cosa siamo noi a doverlo indirizzare, limitare o portarlo nella direzione giusta. Se vicino a me ci sono solo fossati e terreni non adatti.....sono io che non lo porto lì, anche se è il posto più vicino e più comodo!! Anche se la montagna è bella e lui si diverte..... valuto benefici e rischi e i rischi sotto i 10 mesi superano i benefici specie se non è il giretto domenicale con pic nic annesso ma è il giro in montagna di gente appassionata.
Esiste un limite dato dall'età, dalle articolazioni in quel momento e da altri fattori intrinsechi dell'essere un cucciolo e non un adulto. Siamo tutti d'accordo che la displasia ha una grossa componente genetica altrimenti non si farebbero le lastre ai riproduttori, ma non basta avere due genitori totalmente esenti displasia per non occuparsi più della cosa e come ho già detto de-responsabilizzarsi.
Intanto anche da due genitori in A possono nascere cuccioli con displasia e questo è assolutamente da sapere e poi è scritto nei testi universitari ed è stato messo nero su bianco dagli studi dell'Università di Padova ed è ormai cosa abbastanza nota che la displasia è multigenetica e multifattoriale tra cui il peso del cucciolo in crescita che è una concausa molto importante anche se non l'unica.
CONTROLLO DEL PESO:
Da molti anni ormai si è a conoscenza del fatto che l’obesità è un fattore di rischio per le patologie ortopediche negli animali da compagnia, è stata riportata infatti una maggior incidenza dei disordini ortopedici sia traumatici che degenerativi (Edney et al., 1986). Numerosi studi hanno dimostrato l’associazione tra obesità e sviluppo dell’OA (Kealy et al., 2000; Kealy et al., 1997; Runge et al., 2008; Smith et al., 2006), il maggior peso corporeo infatti grava sulle articolazioni peggiorando il quadro artrosico.
Inoltre l’obesità e l’eccessiva alimentazione nei cuccioli sono state associate all’esordio di patologie articolari che sono alla base dello sviluppo dell’OA, tra cui soprattutto la displasia dell’anca (Kealy et al., 1992).
In uno studio (Impelizeri et al., 2000) è stato provato che, in cani in sovrappeso affetti da OA, una perdita tra il 10 e il 18% del loro peso corporeo è associato ad un
significativo aumento della funzione articolare, in alcuni casi con un’efficacia simile a quella dovuta all’assunzione di FANS.
Molti altri studi sostengono che la perdita di peso deve essere considerata un vero e proprio intervento terapeutico dei cani obesi con OA (Burkholder, et al., 2000; Mlacnick et al., 2006; Marshall et al., 2010).
Mi sono fatta l'idea che la gente non riesca a comprendere bene cosa è la Displasia dell'Anca.
Sulla base di questi studi scientifici si è potuto affermare che anche una perdita di peso moderata può portare a risultati benefici con un significativo miglioramento dei segni clinici associati all’OA nei cani obesi, e che la perdita di peso dovrebbe essere considerata una componente importante della gestione sia a breve che a lungo termine di tali cani (Sanderson, 2012).
INOLTRE:
La displasia dell’anca è la più comune alterazione dello sviluppo scheletrico del cane e riconosce un’eziologia multifattoriale, in cui ad una predisposizione di natura genetica si sommano fattori morfologici, fattori ambientali (eccessiva attività fi- sica), fattori nutrizionali (diete iperproteiche) e velocità di accrescimento (Schulz, 2007).
Ora.....giusto per essere chiari e ripetitivi che non guasta:
è evidente che la displasia ha una base genetica molto importante e fin qui ci siamo tutti altrimenti non si farebbero le lastre ai riproduttori ma questo non basta per pensare che una volta che si è presto un cucciolo si possa fare le cose alla carlona e con leggerezza o inconsapevolezza; dal momento che vi ponete il problema prima dell'acquisto .....continuate a porvelo anche dopo quando dovete prendere la macchina per portare il cucciolo in un terreno pianeggiante o quando vi ricordate di non fargli fare scale eccessive in un momento delicato per le articolazioni o quando la domenica bisogna rinunciare alla montagna per scegliere una piscina per cani o qualcosa di più consono alla sua età. Avere o non avere la displasia è un gioco di squadra, è essere informati, è informarsi e fare il giusto tutti quanti. E' porsi il problema anche quando costa rinuncia, fatica e controllo sull'attività del cucciolo, quando serve buttare un occhio a quello che fa durante il giorno.
L'allevatore ci mette la sua sia in fatto di cani, di studi dei pedigree, di studi di antenati e collaterali e parenti dei cuccioli, in scambi di conoscenza e informazioni ortopediche sempre aggiornate e precise, in esperienza e conoscenza della razza che alleva, ma voi metteteci la vostra perché poi c'è sempre la percentuale di sfortuna o la "botta di culo" che cambia le sorti, ma sicuramente avere partecipato tutti attivamente fa la differenza.
Buon lavoro nell'essere genitori informati e responsabili!!!
Foto: Jack, labrador di 2 anni, displasia anca e gomito E
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