Un cucciolo pronta consegna....non è possibile.
La scelta dei genitori a volte richiede mesi di ricerca e studio dei pedigree e può capitare
anche di saltare un accoppiamento perché non si hanno le idee chiare sul papà e sul
carattere che potrebbe trasmettere ai figli. Se è molto bello e assolutamente sano, lo si
rivede un paio di volte ma magari per un’altra mamma perché questa incertezza ti è
costata l’accoppiamento.
E capita, anche se non troppo spesso per fortuna.
Un cucciolo, sano e di buon carattere, pronta consegna non è possibile.
Perché?
Perché ogni allevatore ha un suo protocollo e una sua etica, alcuni hanno al primo posto
il rispetto e l’amore per i propri cani che allevano e coi quali condividono la casa e a volte
il letto, mentre altri hanno come “etica” il guadagno facile e veloce.
Per chi alleva senza scrupoli o senza capacità non serve dire altro, salute e buon carattere
in un cane non piovono dal cielo ma dalla genetica dei genitori e da un lavoro attento e
scrupoloso che ripaga nelle generazioni successive.
Se, al contrario, allevi responsabilmente, ti preoccupi di seguire tutti i cuccioli uno ad uno
dalla nascita fino al giorno in cui saranno pronti per abbracciare una nuova famiglia che
abbia i tuoi stessi valori e le tue stesse attenzioni verso quel piccolo esserino tanto
simpatico quanto fragile e bisognoso di te.
Se, come allevatore fai parte di quest’ultima categoria, sai perfettamente che non si
possono allevare 70 cuccioli l’anno, e non si può seguire bene una mamma se hai altre 2
cucciolate nello stesso momento....non prendiamoci in giro. E’ impossibile.
Qui da noi il parto inizia due o tre giorni prima della data prevista ed io smetto di fare
qualunque cosa (lavoro o divertimento) e sto con la mamma 24 ore su 24, dormo con lei
in nursery e mi porto libri e computer per non lasciarla mai sola neanche durante il
giorno.
So che non serve ma è una forma di rispetto e di condivisione e poi in camera mia
dormirei davvero poco e male, tanto vale.
Il giorno del parto è il peggiore per me, sono di poco aiuto perché sono isterica e le
contrazioni mi rendono apprensiva, finché non vedo venire al mondo il primo batuffolo
che dà il via al parto, diciamo che non sono proprio un esempio di finezza e bon ton.
Il mio ottimismo sparisce, le unghie pure, lo stomaco si accartoccia per l’agitazione e
divento catastrofica; una forma di autodifesa che mi tiene pronta e vigile per qualsiasi
evenienza. La razionalità non so più cos’è, faccio continui sospiri e sbuffo di continuo...
che apprensione!
A questo punto entra in gioco Ross che “gentilmente” mi dice di restare operativa e non
fare terrorismo psicologico che non serve a nulla e agita tutti. E ha ragione.
Lui è molto più calmo e tecnicamente sui parti è ineccepibile.
Quando vedo uscire il primo cucciolo a quel punto torno a respirare e prendo carta e
penna, segno ora della nascita, sesso e peso e mi assicuro che il cucciolo sia sano, che
respiri bene non abbia bevuto e che sia bello asciutto e al caldo.
Alla mamma e al prossimo cucciolo ci pensa l’insostituibile Ross.
Io a quel punto sono già mamma anche io e vado in brodo di giuggiole e faccio foto e
piango...immancabilmente; mi aiuta a buttare fuori tutto lo stress accumulato.
Poi...litri di caffè ma a quel punto mi sento più calma e collaborativa.
Se non ci sono problemi, come è stato per Ellie che ha avuto una torsione dell’utero e
siamo corsi a fare un cesareo d’emergenza, aspettiamo la nascita di tutti i cucciolini.
A volte il parto dura poche ore a volte una notte intera e bisogna sempre essere presenti e
vigili, attenti che tutto vada bene.
A questo punto i cuccioli sono tutti nati e stanno benone, mamma si sta riprendendo dalle
fatiche del parto e allatta amorevolmente i suoi figli.
Tutto è calmo per qualche giorno, poi il vero lavoro inizia intorno al decimo giorno.
Stimolazioni tattili e sensoriali danno il via ad un protocollo messo a punto per aiutare il
cucciolo a livello neuronale e sinaptico.
A venti giorni cacche e pipì invadono meravigliosamente la casa a qualunque ora e i vagiti
e i gemiti si fanno più insistenti anche di notte...ma è la vita che cresce e va bene così.
A trenta giorni i cuccioli escono nel mondo e sono pronti per seguire la mamma nelle
prime interazioni col mondo esterno. Ma sempre con lei, questo è fondamentale; non
deve mai mancare la figura di riferimento e di sicurezza se non si vogliono causare
stati ansiosi nel futuro carattere dei cani.
Lo svezzamento deve avvenire naturalmente e senza togliere i cuccioli per la paura che si
rovinino i capezzoli, da che mondo è mondo queste sono cose che una mamma sa fare
quando è il momento giusto e l’uomo può solo restare ammirato a guardare.
Con l’inizio dello svezzamento parte per tutti la parte più delicata, bella e piena di
responsabilità dell’allevatore, le capacità di un allevatore vengono evidenziate in questa
fase e per tutta la crescita dei piccolini fino a quando resteranno nella casa che li ha visti
nascere.
Nulla è lasciato al caso e bisogna sapere sempre e perfettamente cosa si sta facendo se
vogliamo essere allevatori seri e responsabili.
Dopo aver studiato per anni i vari metodi di allevamento posso dire con assoluta
certezza che crescere una cucciolata serena non è una cosa che si può fare
contemporaneamente ad altre due.
Allevare non è avere un ingrosso di polli o un banco del mercato.
Allevare bene non rende ricchi perché la qualità supererà sempre la quantità e i cani
saranno sempre i nostri cani e non i cani dell’allevamento. Non verranno mai cedute le
mamme solo perché hanno fatto tre cucciolate e non “servono” più.
Non ci sono leggi di mercato nell’allevamento di selezione.
Ci sono solo persone che si incontrano, si conoscono e se condividono certi principi
possono decidere di continuare un rapporto con noi e i nostri cani.
Ci sono solo cani cresciuti in maniera seria e tutelata da esperienze non adatte.
Nessun cucciolo verrà mai trascurato.
Ecco perché un cucciolo in pronta consegna non è possibile, da noi.
Se questo articolo ti è piaciuto,
condividilo.
